Passeggiando per le vie dell’isola tra i vari edifici storici vi troverete sicuramente davanti ad una chiesa o un antico convento, ogni rione dello ‘Scoglio’ ne è ricco, per motivi di prestigio della via o per volontà di famiglie nobiliari Siracusane, vi consigliamo di passeggiare con il naso all’insù per poter scoprire balconi barocchi e decorazioni uniche che decorano i più bei palazzi presenti in Ortigia.

Ci sono chiese di tutte le epoche e con un breve colpo d’occhio riuscirete sicuramente a distinguerne gli stili, dal bizantino, al gotico, al normano, al barocco sempre con un pizzico di orientale.

La lista che segue vi elenca i punti di attrazione principale che consigliamo di vedere, con una piccola descrizione e la sua ubicazione.

 

  1. Chiesa di San Pietro (piazzetta San Pietro)

Forse la chiesa più antica di Ortigia con portale gotico, voluta dal vescovo Gemano nel 366 e rimaneggiata più volte durante i secoli, vi sono ancora presenti antichi affreschi e pavimentazione ed è possibile ammirare una mostra di antiche vesti sacre, visitabile tutti i giorni, troverete una guida ad accogliervi.

 

  1. Chiesa di San Giovanni Battista (via della giudecca)

Ricostruita nel 1180 dai  Normanni, è possibile vedere un piccolo rosone sulla facciata e su un diverso asse un archivolto a sesto acuto, visitabile su prenotazione.

 

  1. Chiesa di San Tommaso (via Mirabella)

Una delle poche chiese normanne della città, sorta nel 1199. A tre navate conserva pochi elementi bizantini, l’abside è di tipo paleocristiano.

 

  1. Chiesa di San Martino (via San Martino)

Nei pressi del museo bellomo, conserva ancora l’aspetto di chiesa paleocristiana ma rimaneggiata in epoca bizantina, interno a tre navate con la navata centrale che termina con una abside semicircolare, la facciata presenta un portale gotico con un rosone. Visitabile tutti i giorni negli orari di culto.

 

  1. Chiesa di Santa Maria dei Miracoli (via S.Maria dei Miracoli)

Costruita nel 1500 dopo una epidemia di peste venne eretta sopra una preesistente cappella del XIV secolo, del 300 restano i muri della facciata, l’arco di trionfo e l’abside. L’edicoletta esterna è di stile catalano. Visitabile durante l’orario di culto.

 

  1. Convento di San Benedetto (via Capodieci)

La facciata è del 1619 ma venne totalmente distrutta durante il terremoto del 1693 dove in quella occasione perirono quasi tutte le suore alloggiate al suo interno, le suore superstiti, grazie all’aiuto della popolazione, ricostruirono la chiesa nel 1741.

 

  1. Monastero di Aracoeli (lungomare di Ortigia)

Eretto nel 1870 dopo la soppressione degli ordini religiosi si tramutò in asilo infantile e ospitò gli uffici del distretto militare.

 

  1. Chiesa del Collegio dei Gesuiti (via Landolina)

Costruita nel 1687 e poi danneggiata nel terremoto del 1693 venne conclusa dopo 15 anni di restauri, la facciata è in stile barocco ed al suo interno è possibile ammirare le tre navate con altari marmorei e pregevoli statue. Visitabile su prenotazione.

 

  1. La Cattedrale (piazza Duomo)

Antico Tempio Greco dedicato ad Atena, divenne poi chiesa bizantina e venne fatta sede della cattedrale nel 640 a.C. per volere del vescovo Zosimo. Adattata anche a moschea dagli arabi, la chiesa tornò al culto cristiano con i Normanni nel 1169. La ricostruzione post terremoto del 1693 trionfò il barocco di Andrea Palma. Le statue che adornano la facciata rappresentano S.Pietro, S.Paolo, S.Marciano, S.Lucia e la Madonna del Pilar a cui è dedicata la chiesa.

Il tempio greco che si trova imprigionato tra le mura della chiesa è databile attorno al 480 a.C. ed è in stile dorico periptero esastilo con 14 colonne laterali e sul frontone vi era uno specchio d’oro che fungeva da faro per chi giungeva in città dal mare.

Visitabile tutti i giorni.

 

  1. Chiesa di San Filippo Apostolo (via della Giudecca)

Sorge sulla sinagoga ebraica, la chiesa ha subito vari restauri ed al suo interno è suggestiva la visita ai 3 livelli sotterranei che comprendono una cripta paleocristiana, un rifugio antiaereo e un bagno ebraico. Visitabile tutti i giorni.

 

  1. Chiesa di San Giuseppe (piazza S.Giuseppe)

Venne edificata nel 1754 sopra la chiesa di San Fantino per volere del marchese Torresana Diamanti e decorato al suo interno con stucchi rococò. Visitabile su prenotazione.

 

  1. Chiesa di Santa Maria (via Roma)

Sorse nel 1320 per ospitare le monache di clausura benedettine, anch’esso danneggiato dal terremoto del 1693 e dopo il restauro del 1786 con l’unità D’italia l’edificio  ospitò la prefettura per poi ritornare chiesa nel ‘900. Visitabile durante gli orari di culto.

 

  1. Chiesa dell’Immacolata (via Maestranza)

Sotto la facciata barocca vi sono antiche strutture, al suo interno vi sono archi del XIV sec.  e la sagrestia del XV sec. visitabile su prenotazione.

 

  1. Oratorio di San Filippo Neri (via Gargallo)

In stile rococò fu progettato alla fine del ‘700 ed abbandonato nel 1867, per decenni fu sede del liceo classico intitolato a Tommaso Gargallo. In restauro.

 

  1. Chiesa di San Filippo Neri (via Vitt. Veneto 83)

I lavori di costruzione iniziarono nel 1652 dall’architetto Vermexio ma completata nel 1770, visitabile su prenotazione.

 

  1. Chiesa dello Spirito Santo (lungomare di Ortigia)

Nei pressi del Castello Maniace eretta intorno al 363 fu poi ricostruita in veste barocca dopo il terremoto del 1693, ebbe poca fortuna per i lunghi lavori di restauro. Visitabile su prenotazione.

 

  1. Ex Convento Domenicano (piazza San Giuseppe)

Sorta nel 1222 grazie alla concessione della regina Costanza di Aragona, ospitò un gruppo di domenicani fino al 1886 quando fu convertito in ospedale, poi alloggiamento militare, caserma dei carabinieri e scuola pubblica.

 

  1. Basilica di San Paolo (via dell’apollonion)

Sorse nel 366 per volere del vescovo Germano ma ad oggi non è possibile constatare tracce della antica basilica paleocristiana, la chiesa è stata rifatta in stile barocco dopo il terremoto del 1693. È visitabile tutti i giorni durante gli orari di culto.

 

  1. Chiesa di Santa Lucia Alla Badìa (piazza Duomo)

La costruzione antica nel 1483 ospitava le monache bernardine e di quell’epoca non ci sono più tracce perché demolite durante i restauri post terremoto e fu terminata nel 1703. La parte sottostante ha un balcone barocco e la parte soprastante è quasi in stile rococò, l’interno a una navata ospita una pala d’altare di Caravaggio, la Sepoltura di Santa Lucia. Sulla facciata vi sono presenti degli elementi voluti dai reali di Spagna nel 1700 e precisamente lo stemma del vicerè di Spagna al centro, e sui lati quelli dei reali di Spagna.